Nostra Signora di Bonaria Regina del Tango!

Nov 18th, 2008 | Di | Categoria: Stòrias - Storie

Tutti i Sardi sanno che Bonaria è il nome di un santuario sito su di una collina a est del centro di Cagliari nel quale si venera una statua della vergine Maria ritenuta miracolosa, protettrice dei naviganti nonché proclamata, da Santa Romana Chiesa, Protettrice massima della Sardegna.

Tutti i Sardi sanno anche che Buenos Aires è la capitale dell’Argentina e che è la città dove è nato il sensuale e travolgente ballo del tango.

Sono però molto pochi a sapere che Bonaria e Buenos Aires in realtà sono la stessa cosa, anzi, molti al solo sentire una cosa simile storcono il naso pensando subito che si tratti di una di quelle teorie un po’ new age che vanno tanto di moda ultimamente.

Panorama di Cagliari

Buenos Aires: Porto

La cosa però non stupisce, dato che la politica di rimozione della memoria storica attuata dal regime sabaudo già dal suo arrivo in Sardegna, (1720) ha sortito l’effetto desiderato, e cioè sradicare qualsiasi legame storico-culturale che la Sardegna aveva avuto fino a quel momento col resto del mondo.

Non ci si pensa mai, ma un processo del genere, attuato proprio all’inizio dell’epoca contemporanea, ha fatto si che la Sardegna abbia conosciuto uno shock culturale dalla portata tremenda, che ancora oggi fa sentire la sua influenza. Non so se ci siano state al mondo altre culture ad aver subito una così meticolosa cancellazione della memoria.

Fatta questa precisazione, non deve stupire assolutamente il sapere che la città di Buenos Aires è stata battezzata al momento della sua fondazione col nome della Vergine di Bonaria o Bonayre in catalano o appunto Buenos Aires in castigliano.

Nella cultura iberica i culti delle immagini mariane sono molto diffusi, I santuari di Guadalupe nella Castiglia centrale, di Montserrat in Catalogna, di Lluc a Maiorca, del Pilar a Saragozza, sono tutti esempi di santuari mariani dove si venerano statue della Madonna ritenute miracolose. Il santuario di Bonaria nella città di Callér (cioè Cagliari) era, all’interno dei regni della Corona di Spagna, uno di questi, ed era anche uno dei più importanti.
Virgen de Guadalupe — Virgen de Montserrat — Virgen de Lluc — Virgen del Pilar

Il motivo di tale importanza è semplice: quando l’esercito catalano cominciò la conquista della Sardegna, cominciò la sua opera proprio insediandosi sul colle di Bagnaria, chiamato da loro Bonaire, dove costruirono una cittadella fortificata la quale quindi è stata la prima capitale del regno di Sardegna. Da questa cittadella, i catalani riuscirono a espugnare la rocca pisana fortificata di Castel di Castro (oggi quartiere cagliaritano di Castello), nel giugno del 1324 facendone la loro capitale.

La guerra di conquista dell’intera Sardegna però fu lunga ed estenuante, il regno di Arborea resistette fieramente riscuotendo i consensi anche delle popolazioni Sarde che fino a quel momento erano sempre appartenute agli altri regni dell’isola, e si formò tra i Sardi, forse per la prima ed ultima volta, un vero sentimento Nazionale. La guerra si protrasse con alterne fortune fino al 1420 e col concorso decisivo della grande epidemia di peste che tagliò le gambe al meno numeroso degli eserciti.

Per la corona catalana questa guerra, oltre che essere stata la più lunga ed estenuante che avessero mai intrapreso, si rivelò fatale perché in essa perse la vita l’ultimo erede della casata dei Conti Principi di Barcellona, ovvero Martino II il giovane, lasciando la corona di Aragona alla dinastia dei Tastàmara. Forse non tutti i Catalani sanno che l’ultimo re catalano, giace nella cattedrale di Cagliari.
Mausoleo di Martino II d’Aragona nella Cattedrale di Cagliari

Per i Catalani la conquista della Sardegna era fondamentale nel loro progetto di conquista della cosidetta “ruta de les illes”, ovvero la rotta marittima che permetteva di raggiungere l’oriente mediterraneo in poco tempo. Questa conquista avvenne invocando la protezione della Vergine Maria, in onore della quale l’Infante Alfonso d’Aragona, figlio di Giacomo II, fece subito costruire una chiesa sul colle dove il suo esercito si insediò appena arrivato in Sardegna. Una volta costruita questa chiesa, il re la diede in cura all’ordine dei Mercedari, ordine monastico fondato a Barcellona da San Pietro Nolasco (Sant Pere Nolasc), e predisse anche che di li a poco in quel luogo sacro sarebbe accaduto un fatto straordinario.

Questo fatto avvenne nel 1370, quando un veliero che era salpato da Barcellona incappò in una terribile tempesta, e per salvarsi, l’equipaggio, gettò in mare tutto il carico, fra cui una cassa di legno che andò ad approdare sulla spiaggia proprio di fronte alla cittadella e al santuario di Bonaria. Dopo che né marinai, né soldati, nè uomini forzuti vari riuscirono a smuovere quella cassa, si avvicinarono i frati che senza sforzo alcuno la aprirono e scoprirono la bellissima statua della Madonna col bambino che teneva una candela miracolosamente ancora accesa. Questa statua venne sistemata nella chiesa del convento dei mercedari, e a lei si rivolse l’esercito per conquistare la Sardegna.

I frati mercedari trasportano la cassa: affresco di Gina Baldracchini — Facciata attuale del Santuario di Bonaria

Da quel momento la Madonna di Bonaria diventò famosa anche come Madonna dei Conquistatori, perché è stato sotto la sua protezione che il Regno Catalano-Aragonese ha vinto la sua guerra di conquista più importante e impegnativa. Una celebre immagine della Madonna, appellata con questo titolo, si trova a Madrid nella casa municipale. Un’altra immagine famosa si trova anche a Siviglia (la città dalla quale partivano tutte le spedizioni e i commerci per il nuovo mondo) nel bellissimo e ricchissimo palazzo di San Telmo.
Madrid: Virgen de los conquistadores — Siviglia: Palacio de San Telmo

Da qui, il culto della Madonna del santuario di Bonaria è approdato anche nel nuovo mondo, giungendo al 1541, anno di fondazione della città di Buenos Aires, la città del tango, il cui nome è dedicato alla Madonna protettrice delle conquiste della corona Spagnola, conquiste iniziate poco più di un secolo prima con la conquista della Sardegna.
Buenos Aires: Casa Rosada — Buenos Aires: Tango

Per ironia della sorte quindi, l’immagine della Madonna dei conquistatori, è stata proclamata dalla Chiesa patrona Massima della Sardegna. Oggi il Santuario della Madonna di Bonaria è considerato dalla Chiesa di Roma uno dei Santuari mariani più importanti al mondo.

La splendida statua in legno di carrubo della Madonna di Bonaria ( fronte, fianco e retro) alta 1,55 m — A destra con tuti i paramenti d’oro, il cui veliero reggicandela è stato donato da Papa Benedetto XVI lo scorso settembre insieme a una rosa d’oro.

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7 commenti
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  1. ma guarda un pò! questo articolo bisognerebbe farlo vedere allo scrittore Flavio Soriga, ho letto in un suo articolo che associava Sassari a Buenos Aires..invece…

  2. Andrea, come al solito sempre preciso e chiaro nelle tue spiegazioni

  3. Complimenti Andrea per il tuo bellissimo articolo!
    Pensa che di questo curioso gemellaggio fra la nostra amata Sardegna e l’Argentina, me ne ha parlato giusto l’anno scorso il noto scrittore argentino Daniel Osvaldo Balditarra.
    Non solo questo articolo è scritto benissimo, ma è anche prodigo di notizie e informazioni particolarmente dettagliate.
    Hai fatto davvero un lavoro perfetto (secondo me); se fosse il testo di un libro sarebbe pronto per essere stampato.
    Sono davvero felice di vedere che anche tu hai la passione per “la vera soria della Sardegna”. Bravo! Rispondiamo all’ignorante stereotipo che vorrebbe la Sardegna priva di un passato storico – culturale, proprio con la cultura!
    Complimenti vivissimi!
    Claudio

  4. complimenti per l’articolo ,sono nata in Sardegna ,cresciuta in Argentina

    .la storia della madonna di Bonaria Patrona massima della Sardegna la ho scoperta per caso quando è arrivato al circolo sardo di Buenos Aires il calendario del eco di Bonaria Bonaria .e certamente sapevo che il nome della città Capitale del Argentina era Santa Maria de Buenos Aires e non era come alcuni credono per los buenos aires (che e non ha )sembra incredibile che la sede del circolo sede anche della Federazione sarda si trova a 500 metri della BASILICA DE NUESTRA SEÑORA DE BUENOS AIRES e nessuno lo sapeva ! lo abbiamo saputo quando nel 1992 è venuto in visita pastorale monsignor Otorino Alberti,da li in poi ho preso a cuore la missione di diffondere tra gli emigrati sardi e tra gli abitanti di Buenos Aires la devozione e il culto alla nostra Santa Madre e Patrona ,e la storia che accomuna e due città Cagliari Buenos Aires
    cordiali saluti da Buenos Aires
    Teresa Fantasia
    http://sardegnanelcuore.splinder.com/post/14309392/Santa+Maria+de+los+Buenos+Aire
    http://sardegnanelcuore.splinder.com/tag/madonna+di+bonaria

  5. sono un artista sardo in viaggio in argentina. mi piacerebbe conoscere qualcuno che mi possa dare alcune indicazioni. ciao

  6. Bellissima storia e foto. Grazie

  7. Bellissima storia e foto

    Grazie

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